Una domenica mattina di passeggiata in centro. Autobus. Come un torinese qualsiasi compro LA STAMPA, finalmente leggibile senza forzare i bicipiti.
Notizie festive sul Papa che abbraccia i turchi, sul vino novello e sulla manifestazione del MILIONE CONTRO PRODI. Nulla che valga la pena di un commento.
E poi un pensiero, casuale e domenicale. Noto la pubblicità (tre quarti di giornale, almeno): abbigliamento, profumi, vacanze e GIUBILEO. Non so se, Transilvania a parte, esista al mondo un altra città in cui sia così sviluppato e prosperoso il mercato delle pompe funebri. Poster in città, spot al cinema e in tv, pagine di quotidiani per vendere un funerale. Faranno anche dei leasing? Posso prenotare la bara che preferisco e pagarla in anticipo (bé...credo che il "soddisfatti e rimborsati" qui non sia previsto)? Che bello!
Non si parla d'altro che di vacanze, funerali ed eleganza. Si cerca di non guardare ciò che ci circonda, di esorcizzare le paure (che poi magari ci saranno sempre).
Ben vestiti, in viaggio e già pronti per l'aldilà.
Un MILIONE (contro Prodi) in doppiopetto, appena tornati dalle Mauritius e con il mausoleo di marmo già pronto nel giardino di casa.
Segui la pubblicità e diventi Berlusconi o uno dei suoi.
Devo stare tranquillo?
03 dicembre 2006
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1 commento:
"Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede".
- Woody Allen -
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