01 dicembre 2006




E' uscito il doppio dvd "GIORGIO GABER - GLI ANNI SESSANTA". Ne usciranno altri tre, uno per decennio di carriera e di vita. Per chi, come me, ha visto i suoi spettacoli ed ha avuto la gioia di conoscerlo si tratta di un favoloso regalo di Natale. Ma non voglio fare pubblicità. Vi dico solo che ho provato un brivido profondo nel rivedere quello che, credo, sia il mio primo ricordo televisivo: la sigla di Diamoci del tu, un programma del 1967 con Gaber e Caterina Caselli.
Non sono mai riuscito a dimenticare quei titoli disegnati come fossero fumetti. Ora li ho potuti rivedere, dopo quasi 40 anni, ed ho scoperto che a disegnarli era stato Guido Crepax. Scusa se è poco.
Mi chiedo: perchè certi ricordi non sono legati ad una persona o un avvenimento? Dunque ricordiamo anche semplici immagini, sciolte dalla memoria intesa come contenitore di esperienze?
Ai posteri, e a voi, l'ardua sentenza. Un'altra domanda spinosa, se vogliamo. E, se volete, scrivete un immagine slegata da fatti o persone, la prima che ricordate. Facciamone un elenco. Così, tanto per.

1 commento:

Flavio Sasso ha detto...

Sembra incredibile, ...mi sono sforzato nel pensare ad una singola immagine slegata da fatti e persone, ma non ci sono riuscito.
Spesso e volentieri, tendo ad associare i momenti della mia vita alla musica, la mia onesta e integerrima compagna, e come direbbe il grande Sergio: "Dove le stelle son più grandi di noi, ma ti puoi scegliere la stella che vuoi ed affidarle tutti questi nostri sogni impossibili".

I miei personalissimi saluti al Signor G.